zibibbo di Calabria: il Nettare degli Dei

Che la Calabria sia una regione ricca di materie prime e prodotti d’eccellenza è risaputo ma che sia anche un porto accogliente dove poter attraccare speranze e desideri, lo dimostra l’esperienza di un giovane imprenditore il cui cognome è quasi un tacito ringraziamento, da parte di noi conterranei, al suo ritorno in Calabria.

Giovanni Celeste Benvenuto, di padre calabrese a madre abruzzese, nasce in Abruzzo, dove cresce respirando, giorno dopo giorno, l’aria frizzante della sua amata terra d’origine, la Calabria e ricomponendo un puzzle di ricordi, aggiunge tasselli a quel meraviglioso quadro naturale che era il vitigno di suo nonno. Giovanissimo, ma dalle idee molto chiare, Benvenuto decide di tornare nel territorio calabro, con l’intento di recuperare le vigne che sin dagli anni’20 appartenevano a suo nonno e che producevano un’uva particolare e tipica del Sud, lo Zibibbo, e dunque si trasferisce a Francavilla Angitola, a pochi chilometri da Pizzo Calabro.

Il termine Zibibbo deriva dalla parola araba Zabib, che vuol dire “uvetta” o “uva passa”, il vocabolo è usato per indicare sia il vitigno aromatico a bacca bianca che appartiene alla famiglia dei Moscati, sia il vino che si ottiene dalla spremitura e dalla lavorazione particolare di questo particolare tipo di uva.

 Laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie e avendo ampliato il suo bagaglio culturale con master e qualifica di sommelier, Giovanni riesce ad ottenere l’autorizzazione alla vinificazione dello Zibibbo e l’importante riconoscimento di Presidio Slow Food.  Da qui continua un’ascesa verso la ricca produzione di quel nettare di Bacco che ha vinto diversi riconoscimenti internazionali. Importato in Italia dai Fenici che lo piantarono sul promontorio di Pizzo, luogo in cui predominavano le perfette condizioni climatiche che offrirono la possibilità di iniziare la produzione di un vino bianco e secco che, a differenza del noto Zibibbo siciliano dolce, regala ad ogni assaggio sapori a atmosfere di magnifici tramonti senza eguali.

 Dal colore giallo paglierino con leggeri riflessi che tendono al verde, lo Zibibbo emana profumi estremamente delicati di agrumi freschi e fiori di pesca, odori sinceri che inebriano la mente rinnovando lo spirito.

 Ideale per accompagnare la degustazione di pesci come orate e saraghi, formaggi e pasticceria secca, lo Zibibbo è stato consacrato nella top ten dei migliori vini bianchi italiani e rientra a far parte delle eccellenze enologiche della nostra amata ragione …e se l’amore per la terra da solo buoni frutti, Giovanni Celeste Benvenuto è riuscito ad onorarla ineccepibilmente la sua terra, raccogliendo e trasformando la tradizione per le cose buone in quell’elisir di lunga vita che lo Zibibbo Benvenuto rappresenta ormai su tutto il territorio nazionale .